CI METTIAMO IL CUORE DA 40 ANNI: 1981-2021di Roberto Brusori e Giuseppe Tonelli

Negli anni 80 erano presenti a Vado numerose società sportive: calcio, ciclismo, gokart, che svolgevano attività amatoriali e competitive. Era necessaria la presenza di un’ambulanza sul posto, così un gruppo di cittadini appartenenti a queste associazioni decise di acquistarne una usata.

Quegli stessi cittadini dopo un percorso formativo poterono soccorrere gli sportivi durante le gare.

Peccato che l’ambulanza venisse usata di rado. Nacque così un progetto molto più ambizioso: utilizzare l’ambulanza anche per il soccorso di tutta la cittadinanza di Vado e dintorni.

Il 19 marzo 1981, fu fondata LA PUBBLICA ASSISTENZA CITTÀ di VADO, con atto notarile, statuto, regolamento ed iscrizione all’albo A.N.P.A.S (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze)

Dopo il turno di lavoro in ufficio, in banca, in cantiere, ecc… si riusciva a dare inizio all’attività di soccorso; l’Ambulanza e i volontari stavano sulla strada con il sole o con la pioggia, il recapito telefonico era di giorno il numero di un’officina meccanica della zona e di notte l’abitazione del volontario.

Dopo alcuni mesi, l’amministrazione Comunale concesse un piccolo locale sito in piazza della Libertà, la prima vera sede. Seguì la linea telefonica fissa e anche una postazione radio per comunicare sia con la centrale operativa che con i vari ospedali del territorio.

I mezzi di soccorso col tempo cominciarono ad essere 2 poi 3. Le chiamate di soccorso aumentavano copiose e arrivavano a qualsiasi ora, sia di giorno che di notte, anche dai comuni limitrofi, ma la cosa fondamentale è che aumentavano anche i volontari, così si creò l’esigenza di istituire un calendario dei turni di servizio.

Nel 1992 si iniziò a sperimentare il numero unico di soccorso il 118 . Tale numero era gestito dalla centrale operativa Bologna Soccorso che coordinava le emergenze e inviava i mezzi più idonei. L’insediamento di questo numero rappresentò un grande cambiamento per tutta la cittadinanza, soprattutto per chi era abituato in caso di bisogno a comporre il numero diretto della Pubblica Assistenza di Vado e non fu facile negli anni, far capire ai cittadini la nuova procedura di allertamento dell’ambulanza in caso di necessità.

Per sostenere l’attività venivano fatte raccolte di fondi, ad esempio per acquistare il vestiario dei volontari; la prima divisa fu un camice bianco.

Per aumentare le entrate, 3 giovani che avevano in comproprietà un camioncino, lo misero a disposizione dell’associazione per raccogliere ferro, carta e stracci e il ricavato veniva utilizzato per spese di gestione sia della sede che dei mezzi.

Si ideò il calendario annuale dell’associazione, sponsorizzato da attività artigianali e commerciali locali, il calendario è ancora oggi distribuito a tutta la cittadinanza.

Uno degli obiettivi della Pubblica Assistenza di Vado è sempre stato quello di divulgare il più possibile le prime nozioni di soccorso a tutti i cittadini, in modo tale da migliorare la qualità del soccorso stesso, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza e del personale medico. Così già verso la fine degli anni 80 l’Associazione iniziò ad organizzare dei veri propri corsi per i cittadini e nelle scuole, dove veniva principalmente insegnata la prevenzione degli incidenti domestici e stradali e la procedura per l’attivazione dell’ambulanza, cosa fare e soprattutto cosa non fare durante l’attesa.

Le modalità di soccorso da 40 anni a questa parte è cambiata radicalmente sia da parte della USL, con l’introduzione di auto mediche, sia da parte della centrale operativa del 118, il servizio ora è più capillare e qualificato.

Con l’inizio dei cantieri e delle grandi opere della variante di valico e alta velocità’ si e’ instaurata una sinergia tra volontari e professionisti del soccorso 118 nelle varie emergenze stradali, in casa o luoghi di lavoro e svago.

Dai primi anni, con acquisto di un fuoristrada per la Protezione Civile, vennero attivate simulazioni di varia natura, dai terremoti, esondazioni e maxi calamità, assieme ad altre associazioni di Pubblica assistenza, per poi essere operanti intervenendo ad esempio nel terremoto in centro Italia del 2009 e nel terremoto del modenese del 2012 e in altre situazioni di bisogno sin da quei lontani anni. Al suo interno opera un gruppo di volontari di Protezione Civile in collaborazione con il comune di Monzuno, gruppo operante in questo periodo di Covid-19 per la distribuzione di farmaci e spesa per chi e’ costretto a casa.

Ultima iniziativa, la collaborazione con altre associazioni per portare aiuti in Bosnia a sostegno dei campo profughi.

Grande impegno è stato profuso negli anni scorsi per realizzare feste di piazza per i cittadini, serate con balletti a tema ogni anno diversi, serate impegnative per realizzare costumi, scenografie ecc… Artisti famosi si sono esibiti in piazza a Vado durante queste serate, serate di pesce, pranzi a base di tortellini, lasagne polenta con grande impegno dei volontari, dei loro famigliari e di tanti cittadine e cittadini di Vado e dintorni. Feste che hanno visto negli anni forti adesioni di pubblico, anche tanti giovani e occasioni per incontri che hanno portato alla nascita di nuovi amori e anche matrimoni . Da anni viene organizzata la gita sociale, ogni anno in una città diversa, quale meta sia culturale, sia gastronomica, una giornata di ferie per i volontari e loro famigliari e amici al seguito, grazie alla collaborazione dei volontari della Pubblica Sasso Marconi per coprire l’ emergenza sul territorio.

Ci sarebbe tanto altro da scrivere in questi quarant’anni di attività pensando ai tanti volontari che, chi poco chi tanto, hanno fatto grande la Pubblica Assistenza Città di Vado, rendendola il fiore all’occhiello di queste zone. Volontari e volontarie che in tutti questi anni con il loro impegno e dedizione hanno dato tanto in associazione collaborando alla realizzazione di una grande sede ( la prima pietra fu posata nel 1996 e inaugurata alla fine del 1999).

Sede spaziosa, un centralino, una sala sosta per equipaggi, una sala per incontri e corsi interni dei volontari e per la popolazione, attività ricreative, camere per dormire per i volontari, infermieri 118 e oggi dipendenti per il turno di notte. Una grande autorimessa per le ambulanze e mezzi per servizi prenotati e per la Protezione Civile.

Tutto questo che scriviamo è perché siamo arrivati ad oggi da quel lontano marzo 1981 guidati dai Presidenti e dai Consigli Direttivi che si sono avvicendati: Loris Giorgi fino 1993, poi Giuliano Franchini sino a giugno 2019 e l’attuale presidente Giuseppe Tonelli.

Giuliano Franchini oggi è Presidente Onorario dell’ Associazione.

Il covid-19 ha cambiato drasticamente la nostra attività. L’USL a marzo 2020 ci ha tolto gli infermieri professionali che operavano assieme a noi per destinarli all’emergenza sanitaria che si era creata. Pertanto abbiamo dovuto ridurre le ore di servizio in emergenza e assumendo personale siamo ritornati a coprire le 24 ore il 7 dicembre 2020.

E’ cambiato anche il nostro modo di intervenire sul soccorso adottando tutte le precauzioni necessarie a garantire la sicurezza degli operatori.

Per ultimo, un pensiero va ai volontari e alle volontarie che in questi anni si sono ritirati per svariati motivi e a chi ci ha lasciato per sempre, ma sempre presenti dentro di noi che siamo qui a voler continuare per tenere viva l’Associazione, per potere dare sempre un soccorso efficace tempestivo e soprattutto un contatto umano che sia un ferito o un malore.

Per potere fare di più speriamo che altri volontari entrino nella nostra grande ‘FAMIGLIA’.